Il punto sul campionato DNA

casadei6brandini_basket_2013_castelletto_ticino_dna_mauro_saniUn’ipoteca sul secondo posto. Il colpo della Bawer Matera a Firenze sarà ricordato come l’episodio, come la svolta del finale di regular season.

I due punti raccolti in Toscana dalla squadra di Giovanni Benedetto infatti hanno messo al sicuro la seconda piazza. A meno di clamorosi sconquassi nelle ultime cinque partite da disputare, Matera si giocherà il primo turno dei play off con il fattore campo a favore. Una grande notizia per una Matera che fuori casa è tornata a convincere. Dopo Recanati, nel girone di ritorno la Bawer non aveva più vinto lontano dal PalaSassi. Al Mandela Forum lo ha fatto mostrando cuore e muscoli nel momento più importante. Ovvero nel finale di partita, un terreno minato per la Brandini Firenze, che ha perso l’ennesima gara decisa in volata. Nel successo che ha spianato la strada verso il secondo posto, hanno pesato come un macigno il fisico di Antonio Iannuzzi e la classe di un Rezzano favoloso dall’arco dei tre punti. Aggrappata ai due lunghi titolari, Matera ha vinto una partita in pieno stile play off, tesa, equilibrata. Il giro d’Italia fatto in pullman fra Agrigento e Firenze, si è risolto nel migliore dei modi. Matera c’è, tutte le altre squadre “da play off” sono avvisate.

Bagarre play off – Appurato che due dei quattro posti a disposizione per i play off sono sostanzialmente stabiliti, nelle ultime sette giornate sarà bagarre assoluta per le altre due piazze (terzo e quarto posto). Ballano almeno Parte avvantaggiata Castelletto Ticino. La SBS ha vinto una battaglia fondamentale contro Treviglio, che recrimina però per un fallo antisportivo fischiato a Perego nel finale. Un fallo condizionante, la versione data da Treviglio, che ha spianato la strada a Castelletto che sembra essere la squadra più pronta per agganciare il treno dei play off.

Gli alti e bassi di Agrigento – Vive di sbalzi di prestazioni il momento di Agrigento. L’ottimo successo contro Matera è stato seguito da una brutta prestazione ad Omegna. Per la Paffoni i due punti incamerati nel turno infrasettimanale sono stati il classico “toccasana”. Di Lorenzo ha parlato di situazione “semidisperata” prima di Agrigento. In effetti le quattro sconfitte consecutive avevano gettato Omegna in una crisi che non si è risolta con il successo di mercoledì, ma ha perlomeno fatto intravedere una via d’uscita costruita sulla difesa e sul recupero di giocatori carismatici come Picazio. A proposito di carisma, ne ha tanto Casalpusterlengo che per quel quarto posto va tenuta d’occhio. L’Assigeco al Campus vince sempre, se assesta una o due stoccate anche fuori, può legittimamente puntare al bersaglio grosso.

Torino stanca ed acciaccata – Momento molto delicato per Torino. Nel lungo viaggio in giro per l’Italia fra Chieti e San Severo sono arrivate due sconfitte contro squadre più affamate della Manital. Che però qualche crepa nella sua corazza ha iniziato a farla vedere. Certo, l’assenza di Tommasini, le condizioni fisiche precarie di giocatori importanti come Evangelisti e Gergati, influiscono, ma Torino deve abituarsi alle difficoltà ed a produrre risultati anche in situazioni critiche. Perché l’asticella, per corazzate come quella di Stefano Pillastrini, non può che essere alta.

Obiettivo salvezza – Delle ultime otto hanno vinto in due. L’impresa è stata quella di San Severo, che ha steso Torino. L’altro bottino pieno lo ha fatto Ferrara, che ha vinto lo scontro diretto con Chieti. Momento di crescita per la Mobyt, che di questo passo ha nel mirino la salvezza senza play out.

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