Piacenti: “Fiorentina e Pino insieme in B non aveva senso. Via a un nuovo percorso”

Da proprietario della Fiorentina a sponsor del Pino Dragons. E’ un’estate di cambiamenti per Massimo Piacenti. Dopo la fine dell’esperienza del progetto viola, Mr All Food ha virato verso Coverciano per mettere a disposizione del Pino un aiuto economico significativo. Non quanto investito negli ultimi quattro anni (più di mezzo milione di euro in ogni singola stagione), ma comunque una cifra significativa. L’intesa con Massimo Gabbrielli e Luca Borsetti lo hanno portato ad accettare questa sfida di unire le forze: “E’ la scelta giusta – dice Piacenti, accompagnato in Palazzo Vecchio dal fedelissimo braccio destro Riccardo Fioriti – in una città che finora non ha avuto le risorse per puntare a un basket di alto livello. Per questo consolidiamo la realtà del Pino Dragons e iniziamo un nuovo percorso, portandoci dietro il meglio dell’esperienza Fiorentina”.

I tifosi più vicini (e non solo) alla Fiorentina non hanno visto di buon uscita l’exit strategy di Piacenti, sia per quanto riguarda la vendita del titolo che per l’approdo al Pino. Piacenti risponde così: “Ai tifosi che hanno contestato dico che capisco la reazione perché io sono stato il primo tifosi della Fiorentina, però bisogna fare dei ragionamenti a mente fredda. In questi giorni tanti addetti ai lavori mi hanno detto che sono stato l’imprenditore che singolarmente ha investito di più negli ultimi anni non solo in serie B, ma anche se si considera quasi tutte le realtà di serie A2. Ho sempre detto che avrei portato avanti l’esperienza della Fiorentina solo per fare campionati di vertice. E ho anche sempre detto che servivano dei compagni di viaggio e risorse per avere futuro. Avrebbe avuto senso rivedere drasticamente il budget della Fiorentina e ritrovarsi nello stesso campionato del Pino per lottare probabilmente entrambe per non retrocedere? Credo di no”.

Così la scelta di svoltare verso il Pino, affiancandosi a Enic. Piacenti ha confermato che l’impegno da main sponsor è biennale e traccia già la strada per il futuro con parole simili al passato: “Anche questo progetto ha bisogno di risorse aggiuntive per diventare più ambizioso. Il budget è molto ridotto rispetto ad esempio a quello della Fiorentina. Come dice bene il sindaco Nardella, serviranno in prospettiva ulteriori risorse per puntare in alto. Non abbiamo però fretta”.

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