Pallacanestro Firenze, così l’Andrea Costa Imola si prepara all’esordio al PalaCoverciano

Ancora qualche giorno all’avvio del campionato per l’Andrea Costa di scena a Firenze. Giorni durante i quali raccogliere quanto fatto durante la preparazione e affinare gli ultimi dettagli tecnici e tattici in vista dell’esordio di domenica al PalaCoverciano. Giorni intensi che ci racconta Luca Monduzzi sul Resto del Carlino, per Federico Grandi e il suo vice Carlo Dirella, da questa stagione primo assistente.

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«Sono orgoglioso di questo, lo auspicavo essendo cresciuto con il basket e il desiderio di fare l’allenatore – racconta Dirella –. Certo la mole di lavoro è maggiore ma questo ruolo è uno stimolo a fare meglio e cercherò di dare il 110 per cento». La partenza di Mauro Zappi ha lasciato qualche responsabilità: «La preparazione e lo scouting della partita viene fatta in un primo momento da me, quindi porto tutto al capo allenatore che alla fine prende tutte le decisioni. Oltre a questo in allenamento seguo una prima mezz’ora di lavoro sui fondamentali e giochi contro zero», osserva Dirella che, poi, commenta la preparazione della squadra: «Siamo riusciti a lavorare bene. Trattandosi di un gruppo nuovo, a parte Corcelli, Fazzi e Trentin, ci sono meccanismi da creare da zero, con tutte le difficoltà del caso. Mi spiace per gli stop di Marangoni e Barbieri che avevano tantissimo bisogno delle prime settimane di lavoro, soprattutto a livello fisico e di impatto con la categoria. Sono due ragazzi molto interessanti su cui puntiamo molto. Barbieri è tornato a giocare nell’amichevole di Faenza e ha risposto bene mentre per Marangoni vediamo questi giorni; l’importante è che stia bene che non si forzi il rientro».

Dal punto di vista tecnico qualche differenza rispetto all’anno scorso ci sarà. «Il punto di partenza è sempre la difesa – osserva Dirella –, mentre in attacco senza Carnovali magari non avremo chi può mettere la bomba da dieci metri su un piede solo, per cui le responsabilità vanno condivise e questo parte tutto dall’avere fiducia nei compagni. Poi speriamo di essere presto al completo perché con dieci effettivi possiamo fare diverse varianti tattiche e le faremo». Originario dal mondo International, Dirella ha seguito la crescita di Fazzi e non lesina buone parole per i giovani Roli e Spagnoli, aggregati alla squadra. «Credo che Fazzi abbia uno dei primi passi più rapidi del campionato e in lui vedo alcuni aspetti di Cristiano – chiude –, è uno dei pochi che riesce spesso a fare meglio in partita che in allenamento, e si vede quando fa la differenza in campo. È migliorato nella gestione della palla e io che lo seguivo da quando ero assistente nella sua Under 16 sono piacevolmente colpito della sua crescita. Roli e Spagnoli sono ragazzi molto interessanti; sono molto validi sia in allenamento che nei minuti giocati in amichevole».

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