L’Olio va a canestro, un progetto del Pino Dragons

Si è concluso in questi giorni il progetto “L’Olio va a canestro”, una collaborazione tra il Consorzio Chianti Classico Olio dop e il Pino Dragons Firenze. Articolata in più azioni, “L’Olio va a canestro” ha avuto negli interventi organizzati presso diverse scuole primarie cittadine momenti molto significativi.

Sono state quasi cento le classi coinvolte per un totale di circa 2.300 alunni che hanno partecipato a lezioni di educazione motoria e minibasket guidati dai propri insegnanti e dagli istruttori del Pino in giochi in cui il filo conduttore è stato l’olio d’oliva, la sua storia, la produzione, il gusto e le sue qualità benefiche dal punto di vista nutrizionale, preventivo di molte malattie e fondamentale per l’equilibrio dell’organismo.
E’ stata un’iniziativa molto originale, unire un’eccellenza della terra di Toscana come l’olio extravergine di oliva dop e un giocosport molto diffuso nelle scuole come il minibasket. Si sono avvicinati due mondi in cui il benessere individuale, soprattutto quello dei più piccoli, è al centro di un lavoro complesso e in continua evoluzione.
Far conoscere l’olio dop non solo come alimento dal gusto eccezionale apprezzato da tutti ma anche come vera medicina preventiva che aiuta a vivere meglio e come risultato finale di un procedimento che ha secoli, millenni di vita sono stati gli elementi che hanno caratterizzato le lezioni presso le scuole primarie.

“Siamo molto contenti del successo di questa iniziativa – afferma Fiammetta Nizzi Grifi, responsabile del progetto per il Consorzio Chianti Classico -. Proporre le qualità dell’olio extravergine di oliva all’interno di palestre scolastiche e attraverso uno strumento innovativo e molto apprezzato dai bambini come il minibasket ci ha consentito di centrare l’obiettivo.
Lapo Salvetti, che ha coordinato gli interventi per il Pino, ha voluto sottolineare come il progetto sia piaciuto molto alle insegnanti, che hanno aderito con entusiasmo.
Molti i plessi scolastici interessati, la Enriques Capponi, l’Andrea del Sarto, la Carducci, la Vittorio Veneto, la Cairoli, la Lavagnini e tutte le scuole delle Cure, Boccaccio, la Pira e Collodi.

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