Coach Giordani: “Enegan ok, ma non rilassiamoci”

La terza vittoria consecutiva nella post-season dell’Enegan Affrico Firenze è stata il prodotto di un vero lavoro di squadra. La serie di semifinale contro la Virtus Siena è stata inaugurata con sei uomini in doppia cifra. Basta questo dettaglio per inquadrare gara-1. Ha fatto la differenza la panchina, capace di produrre ben 42 degli 81 punti finali.

gabriele_giordani_2pallacanestro_enegan_affrico_montecatini_2013Udom, Serena e Grilli hanno di nuovo posto l’accento sul peso della panchina dell’Affrico, che ha tenuto altissima l’intensità dei vari quintetti proposti da Gabriele Giordani. Il tecnico dell’Enegan è soddisfatto del vantaggio acquisito in gara-1.

Le foto della gara

E’ un 1-0 che consente all’Affrico di gestire due match point per la semifinale. Giordani, prima dell’analisi di gara-1, ci tiene a mantenere alta la tensione: “Ci siamo presi un vantaggio meritato, giocando una buona gara-1. Attenzione però a rilassarsi. La Virtus Siena sa giocare sotto pressione. Anche contro Empoli hanno perso gara-1 e poi hanno vinto le due partite successive. Quindi, la morale è che non abbiamo ancora fatto niente. L’opera va completata con un’altra vittoria”. Magari giocando un buon basket come quello espresso in un PalaAffrico colorato e vocalmente presente: “C’era una bella atmosfera. La nostra gente si è fatta sentire. E noi percepiamo il sostegno. L’approccio alla partita è stato un po’ faticoso. Forse ci mancava un po’ il clima partita, visto che non giocavano da una decina di giorni. Con il passare dei minuti però la squadra si è sciolta ed ha iniziato a trovare più fluidità in attacco”.

Tanti protagonisti. Iniziamo dal Paparella del primo tempo: “Si è preso grandi responsabilità – prosegue Giordani -. Emiliano è un leader che non si sottrae mai alle sue responsabilità. Sei uomini in doppia cifra però sono la testimonianza che l’Enegan nel suo complesso ha dato tanto”.

Altre istantanee dal PalaAffrico: la regia di Serena dalla panchina, la maturità di Fontani, la presenza sotto canestro di Udom. “Abbiamo due playmaker: Lovatti e Serena, diversi per caratteristiche. Averli a disposizione mi permette di giocare in diversi modi. Fabio sa essere più sotto controllo, mentre Riccardo ha istinti da attaccante. Serena ha cambiato il ritmo della partita, con giocate importanti. Udom invece è stato il più continuo. I numeri (20+13 rimbalzi ndr) parlano chiaramente. Deve continuare così. Sono contento anche per Fontani, che sta giocando dei play di grande livello”.

Verso gara-2: domenica di riposo. Lunedì perà squadra di nuovo in palestra per iniziare ad impostare la gara di giovedì. “Sarà una battaglia – dice ancora Giordani -. Ci sarà di nuovo bisogno di tutti. Possiamo raggiungere la finale solo giocando di squadra come in gara-1. Lavoreremo ancora di più per prepararci ad imporre la nostra difesa. Dobbiamo limitare i falli ed essere più presenti a rimbalzo. Abbiamo concesso troppi rimbalzi in attacco. Quel dato va migliorato assolutamente”.

fonte: La Nazione

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