Fiorentina, un brutto niente di fatto. È stato il mercato di “Aspettando Godot”

Niente di fatto. Dopo aver raccolto il niente nel corso della finestra di mercato invernale, anche il bilancio del mercato riaccesosi dopo l’esclusione dell’Azzurro Napoli ha portato uno zero assoluto in casa All Foods Fiorentina. Tante trattative ma di concretezza nemmeno l’ombra. Così il rinforzo che tutti speravano riuscisse a palesarsi sembra un po’ il signor Godot dell’opera teatrale “Aspettando Godot”. Vladimiro ed Estragone, i protagonisti del capolavoro di Samuel Beckett, che aspettano invano l’arrivo del misterioso Godot diventano Antonio Fagotti e Stefano Salieri che all’orizzonte cercano di scorgere la figura dei vari Luca Bedetti, Yande Fall, Davide Serino, Simone Berti e Salvatore Parrillo, tutti Godot che a Firenze non si sono mai palesati.

Concluso lo sdrammatizzante parallelismo teatrale, la gestione del mercato in casa Fiorentina Basket desta per lo meno qualche dubbio. Sicuramente la delicata situazione di classifica non è stato un incentivo in nessuna trattativa, così come le direttive di Salieri (sicuramente non di gusti facilissimi…), ma è possibile pensare che da gennaio ad oggi non si sia riusciti a portare un giocatore “vero” in maglia viola che riuscisse a dare più sostanza e qualità al roster? La domanda appare spontanea quanto lecita.
Riassumendo le puntate precedenti, si è passati dal corteggiamento per Luca Bedetti, che da Santarcangelo ha preferito trasferirsi a Cento, per poi passare all’arrivo quasi fatto di Alberto Mabilia, poi saltato perché non “scaldava” il cuore dei Salieri. Negli ultimi giorni poi un caso simile a quello di Mabilia lo si è avuto con Michele Giovanatto, che alla fine ha preso la via di Piombino.

La Fiorentina ci ha provato con tutti i giocatori ex Napoli, ad eccezione di Villani (finito ad una diretta concorrente per la salvezza come Moncalieri…), Sabbatino e Martino. Dopo aver provato a stringere per Fall, che ha optato per un posto in A2 in quel di Latina, ed aver annusato fin da subito l’impraticabilità della pista Serino, l’orientamento si è spostato sull’aggiunta di un esterno. “Proviamoci con Berti e Parrillo”: sono volate cifre (e promesse sul prossimo anno) anche importanti, soprattutto per cercare di riportare in città Simone Berti che ha però scelto di provare a vincere la Serie B con la Virtus Cassino. Il più vicino di tutti è stato Parrillo (la cui trattativa è stata gestita dal diesse Luca Maggiorelli): anche qui una beffa, perché il giocatore campano ha preso la via di Reggio Emilia, dove sarà utilizzato soprattutto per alzare la qualità degli allenamenti della Grissin Bon.

Bilancio finale: si va a vanti con questa squadra, cortissima, acciaccata ed apparsa nelle ultime uscite sicuramente non al top della condizione atletica. Il rischio dei play-out è tangibile. Sabato contro Crema sarà una battaglia durissima, da vincere a tutti i costi. Inutile sottolinearlo ancora, un Godot dal mercato avrebbe fatto tremendamente comodo.

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