Temoka: “Senza gli infortuni anche noi potevamo essere lassù”

Patrice Temoka, pivot fiorentino autentico personaggio copertina della C nazionale sta festeggiando come meglio non poteva il suo esordio in un torneo nazionale, grazie all’apertura agli stranieri in C1. Doppia doppia di media e un’Olimpia Legnaia alla sua terza vittoria consecutiva che le vale i 22 punti raccolti fin qui. Punti che valgono il -6 dalla zona playoff occupata da ben quattro squadre tutte ferme e 28. Dove potrà arrivare la squadra fiorentina ancora non lo sappiamo, ma dopo la vittoria di sabato nel derby contro il Pino Dragons e un Temoka così determinato sarà meglio non sottovalutare la squadra giallo blu.

Patrice Romuald Paul Temoka, pivot classe 1981, 2 metri. Ormai da diverse stagioni all’Olimpia Legnaia, dopo essere salpato in diversi porti toscani. Lo scorso anno la promozione dalla C regionale a quella nazionale; come hai vissuto il passo? Hai impiegato molto per ambientarti in questa lega?
“Ho vissuto davvero con grande entusiasmo questa nuova sfida, visto che pensavo di appendere le scarpe al chiodo. Mi ha ridato buone motivazioni… soprattutto volevo rimanere a Legnaia dove penso di aver trovato la mia dimensione essendo il mio quinto anno qui. Devo dire che l’inizio di stagione è stato davvero bello, contro Liburnia in casa, la prima volta in C nazionale per Legnaia! Ho segnato 29 punti e 20 rimbalzi, ma soprattutto la vittoria, davvero un gran bel giorno. Sto facendo un campionato abbastanza buono con quasi 15 punti di media e 12 rimbalzi e l’ambientamento è stato abbastanza veloce.”

Flashback. Le prodezze di Temoka sono visibili su YouTube [Vedi sotto] quando partecipasti all’All Star Game di categoria nella gara delle schiacciate [rompendo perfino il tabellone!] vinta proprio da te a San Miniato 2006. Che ricordo hai di quell’evento?
“Quella famosa schiacciata! All’epoca giocavo per la Fiorentina, pesavo 8 kg in meno, era uno dei primi o forse il primo All Star Game organizzato da san miniato, con una grande cornice di pubblico per questa novità. È il mio turno e vado con un 360°, appena schiaccio mi appendo leggermente e boom! Sono rimasto stranito dalla reazione del pubblico chi si è messo ad applaudire [Ride]. Io ero spavento di aver spaccato il canestro, per fortuna, la società in meno di 30 minuti ha cambiato il canestro e ognuno s’è portato a casa un pezzo di vetro rotto [Ride].”

12 punti di media con oltre il 50% dal campo, ma soprattutto 11 rimbalzi ad allacciata di scarpe, con picchi fino a 20 rimbalzi in una singola gara. Come riesci ad avere questo impatto sotto i tabelloni? Sin da ragazzo hai prediletto questa specialità?
“Penso che per quanto riguarda i rimbalzi non basti essere alto, ma soprattutto la posizione, il tempismo, la reattività e saper anche leggere le traiettorie (tutto questo con una buona dose di voglie di andare su tutti pallone a rimbalzo, qualità che manca a tanti).”

Doppia-Doppia di media, per un giocatore camerunense che è stato uno dei pionieri per quanto riguarda gli stranieri per squadra. L’anno prossimo la lega permetterà di inserirne due per team anche nel dilettantismo, che ne pensi? Sarà un bene per lo spettacolo e un male per i vivai italiani?
“Devo dire che il basket italiano non passa un bel momento, sicuramente è il riflesso della situazione economica che vive l’Italia. L’inserimento degli stranieri in queste categorie minori non possono influire più di tanto su il vivaio e sulla crescita dei giocatori italiani. Penso piuttosto che dalla Silver in su potrebbe funzionare meglio l’obbligo di avere in quintetto almeno 3 italiani, come si vede nelle squadre di A che hanno fino a 4/5 stranieri. La mia opinione, poi come nel calcio, è che gli allenatori tendono a affidarsi poco a i giovani promettenti aspettando sempre la loro crescita prima di buttarsi nella mischia.”

Nel roster avete solo tre giocatori classe ’80, te (’81), Calmai (’86) e Fontani (seppur sia un ’89), mentre l’ossatura della squadra è buona parte di nati dai ’90 in su. Come ti trovi in questo ruolo da chioccia per i più giovani? Parlaci dei tuoi compagni.
“Ormai è da tre anni che faccio da chioccia ai giovani. Legnaia sta puntando sul vivaio e provo a fare e dare qualche consiglio soprattutto ai giovani vicino al canestro, tentando di fare gruppo. Quest’anno la squadra è molto giovane, Pinna è un giocatore fuori categoria, è un 4 con una buona tendenza da 3 (ovviamente se ha la forma giusta), Calamai è un giocatore davvero intelligente e altruista (anzi troppo!) e a volte un pizzico di egoismo ci vuole, potrebbe far salire drasticamente la sua percentuale realizzativa. Il Fonta (Fontani ndr) è un altro fuori categoria ed uno con cui mi piace giocare, ci troviamo davvero bene sui pick’n’roll ed è un canestro facile il più delle volte. Poi ci sono un sacco di giovani interessanti: da Bandinelli che è cresciuto tanto, Orla “The Sniper” (Orlandini ndr) che è un specialista da tre, Conti che sta andando bene, Tarchi che si è preso tante responsabilità, Cambi, un buon prospetto. Ed anche Del Secco, Leo, il Gobbo, Lari etc. che davvero stanno vivendo con entusiasmo la chance che hanno di giocare in C nazionale.”

L’Olimpia Legnaia è sesta, con un discreto andamento. A quale traguardo può aspirare la squadra per questa e per le future stagioni?
“Quest’anno siamo stati davvero sfortunati, tra infortuni vari siamo a 10 punti dalla prima, avendo buttato via almeno 8 punti. Vediamo come vanno le prossime 3 partite, Valdisieve, Siena e Altopascio e poi ti saprò rispondere.”

Parlando di Temoka, cosa vedi nel tuo futuro una volta terminata questa stagione? Hai intenzione di rimanere a Firenze?
“Dopo cinque anni qui a legnaia e a 33 anni non mi vedo andare a giocare fuori Firenze, soprattutto per l’impegno lavorativo che ho adesso, penso ancora una stagione a Legnaia il prossimo anno e poi probabilmente appenderò le scarpe al chiodo.”

Per finire, visto la vittoria con tanto di buzzerbeater di Pinna contro l’Enic Firenze, un commento per la W conquistata nel derby.
“Non poteva finire in maniera più bella di così questo derby, una bomba da tre di tabellone e vittoria, emozione davvero grande! Passare da una quasi sconfitta immeritata a una super vittoria non ha avuto prezzo. Sentivamo questa partita e si è visto dal primo all’ultimo con una super intensità. Stiamo dimostrando che questa squadra senza infortuni sarebbe sicuramente ai piani alti, avendo sconfitto Empoli, Certaldo, Pino, e persa di misura in casa di San Miniato. Ora ci godiamo lo scettro di Firenze e partita dopo partita vediamo con tranquillità (e senza pressione) di dare un occhiata al terzo posto. Cuore giallo blu e super pubblico!

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