Dal duck on the rock ai ganci cielo e le schiacciate

Duck on the rock, che tradotto in italiano suona più o meno così: l’anatra sulla roccia.
E’ un gioco molto semplice. Consiste nel lanciare un sasso verso due rocce sovrapposte. Lo scopo è quello di far cadere la pietra in bilico che occupa la posizione più in alto.

I bookmaker inglesi capaci di quotare qualsiasi evento, dal numero dei giorni di pioggia nel corso di un torneo di tennis alla scelta del menù nei matrimoni dei cosiddetti VIP, prima o poi potrebbero anche decidere di inserirlo sulle loro lavagne. Di sicuro, sfruttando il codice promozionale presente su https://bonuscodepoker.com/codice-promozionale-planetwin365 e finendo sulle pagine web di uno dei principali bookmaker online del Vecchio Continente, troviamo il gioco che – secondo alcune leggende metropolitane – discenderebbe dal duck on the rock.

Perché stando ad alcune ricostruzioni storiche sembra che proprio da questo passatempo per bambini abbia preso spunto l’ideatore della pallacanestro. Quando gli fu chiesto di progettare un nuovo sport per tenere occupati anche nei mesi invernali i ragazzi di una scuola di Springfield, nel Massachusetts, l’insegnante di educazione fisica James Naismith passò un paio di settimane a pensare il dar farsi, poi appese in palestra due fogli scritti a macchina.

Era il 21 dicembre 1891 e con sole 13 regole iniziava la storia del basketball.

La prima partita fu giocata di lì a poco e vide impegnati 18 ragazzi divisi in due squadre. Il punteggio, soprattutto se confrontato con quello di certe sfide che vanno oggi in diretta TV, fa sorridere: 1-0.

Il successo però fu immediato. In qualche modo anche per il nome accattivante. Sicuramente meglio di “naismithball”, rifiutato dallo stesso James Naismith. “Basketball” fu infatti coniato da uno degli allievi del professore originario di Almonte, in Canada.

In Italia, ad esempio, già nel 1907 un’insegnante senese tradusse le regole dall’inglese e presentò quello che fu chiamato “palla al cerchio”, o secondo altre fonti “palla al cesto”, al Concorso Ginnico di Venezia. C’era un’unica differenza col gioco pensato da Naismith: quello italiano era rivolto soprattutto alle ragazze. Una dozzina di anni più tardi, nel 1919, a Milano, andò in scena invece la prima partita fra due squadre. E neppure dodici mesi più tardi, nel 1920, ecco l’edizione inaugurale del campionato italiano di pallacanestro, vinto dalla Società di Educazione Fisica Costanza di Milano.

Oggigiorno, stando a una rilevazione del 2015, il basket è per numero di tesserati il terzo sport più diffuso in Italia, lo precedono solo il calcio e il volley. Una posizione più indietro, la quarta, occupa invece se teniamo conto del numero di società attive. In questo caso prima del basket rintracciamo ancora una volta il calcio e il volley, seguiti però dal ciclismo.

Soprattutto è ai nastri di partenza la nuova stagione agonistica.

La prima palla a due sarà contesa a inizio ottobre. La regular season avrà fine otto mesi più tardi, a maggio 2018.

Nel mezzo le 16 squadre che prenderanno parte alla 96esima edizione del campionato italiano di pallacanestro si sfideranno per scrivere il proprio nome nell’albo dei vincitori, dopo quello della Reyer Venezia.

Sarà, come dalla recente tradizione, un campionato incerto. Perché nelle ultime tre stagioni agonistiche hanno trionfato tre società differenti. Non solo, all’ultimo atto della competizione, la finale al meglio delle sette gare, sono approdate ben cinque squadre differenti dal 2014/2015 in poi e l’unica ad avere fatto il bis, la Pallacanestro Reggiana, non è stata in grado di portare a casa il tricolore.

Intanto, come una sorta di aperitivo, la Supercoppa Italia 2017 disputata qualche settimana fa al Palagalassi di Forlì ha confermato che le squadre da battere sono quelle dei campioni d’Italia in carica e l’Olimpia Milano. In Romagna hanno avuto la meglio i lombardi, ma la differenza era colmabile in due canestri (una lunga da tre e un tiro da dentro l’area).

Il campionato sarà una corsa a tappe lunga e aperta a sorprese.

Secondo gli esperti del settore le quattro favorite sono le squadre delle città di Milano, forse una spanna sopra tutte le altre, Reggio Emilia, Avellino e Venezia.

La Toscana sarà rappresentata per il quinto anno di fila dall’A.S. Pistoia Basket 2000 che, come obiettivo minimo, vorrà raggiungere quei quarti di finale nei play-off scudetto già centrati nelle stagioni 2015/2016 e 2016/2017.

Sono lontani i tempi di quando Siena guardava tutte le altre avversarie dall’alto in basso e per sette volte senza soluzione di continuità, dal 2006/2007 al 2012/2013, conquistava il titolo di campione d’Italia. Ma nella pallacanestro mai dare qualcosa per scontato. Soprattutto nei pronostici d’inizio stagione. Perché nella storia ormai secolare di questo sport non mancano le gare decise all’ultimo secondo da un tiro che, dopo aver rimbalzato sul ferro del canestro, smuove la rete oppure finisce fuori dal campo, facendo la differenza fra vincere o perdere.

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