Un coach fiorentino alla corte della Regina Elisabetta

Cosa hanno in comune Firenze, Lewis Hamilton e la pallacanestro? Davvero un accostamento ardito parrebbe ad una prima occhiata, ma la risposta è un nome: Riccardo Raggi. Vi raccontiamo in questo post l’avventura inglese del coach fiorentino che da quasi un anno si è trasferito nelle nebbie del nord Europa.

Per motivi professionali l’allenatore fiorentino, che ricordiamo per le sue esperienze come vice all’Affrico in A2 Silver e poi impegnato nel femminile alla Baloncesto, si è trasferito con la famiglia a 50 km da Londra. A Stevenage, la città che ha dato i natali al sopracitato pilota della Mercedes, Riccardo lavora per gran parte della settimana, mentre poi si trasferisce a Canterbury nel weekend per stare con moglie e figlia. Ma alla corte della Regina Elisabetta il coach fiorentino si è portato la droga dalla quale è impossibile che si separi, il basket: “Tutto vero, questo giochino mi piace troppo – spiega Raggi -, è una malattia e anche in terra inglese mi sono interessato e rimesso in gioco. Grazie ad un contatto questa estate alla Basketball England, mi hanno riconosciuto come coach dopo un breve iter e adesso ho la licenza di secondo livello per allenare in Inghilterra.” Quindi adesso nella contea a nord di Londra opera il nuovo arrivato: “Da qualche mese lavoro con un due società nella zona, l’East Herts Royals Basketball Club e il North Herts Knight Basketball Club per le quali sono una sorta di consulente per le due squadre under 16 e una under 18. Spesso mi capita di fare anche in modo autonomo l’allenamento portando il contributo e il bagaglio di metodologie, che mi sono costruito a Firenze. Per allenare minorenni però esiste una ferrea procedura da seguire per avere un certificato che mi è stato necessario. L’attenzione al tema, anche visti i recenti scandali nel calcio inglese, hanno fatto si che si alzasse l’asticella dei controlli.

East Herts Roylas allenamento della underr 16.

East Herts Roylas allenamento della under 16.

Il Regno Unito non brilla storicamente nella pallacanestro ma è comunque un movimento presente in terra di Albione: “Certamente – conferma Raggi – qui hanno hanno un voglia bestiale di emergere e c’è del movimento, ma siamo anni luce indietro. Le due leghe professionistiche maschile e femminile, sono semi-dilettantistiche. Cercando di fare un paragone un po’ azzardato con l’Italia, il livello potrebbe essere quello della Serie B, forse A2. Qui i ragazzi delle giovanili prima guardano l’Nba e poi vanno in palestra e questo è un grosso problema, fanno tutti passi! I mezzi fisici sono ottimi, io mi ritrovo diversi ragazzi oltre i due metri nelle squadre, ma estremamente carenti sul lato dell’intensità di gioco e sui fondamentali, dimenticati in favore dello show. Serve un lavoro dalla base, di cambiamento sui giocatori e sugli allenatori che per esempio molto spesso fanno allenare le loro squadre solo una volta o forse due a settimana, anche se per due ore filate. Qui come in Italia il problema palestra è presente e solo quei club che sono legati ad un College o ad un Academy, posso avere spazi “illimitati”. In ogni caso, così è difficile costruire un giocatore e un squadra.”

East Herts Royal under 16, foto di squadra

East Herts Royal under 16, foto di squadra.

Per qualche mese certamente coach Raggi resterà in terra inglese, con qualche capatina sul suolo natio: “Tornerò nelle pause dallo studio di mia figlia – replica Riccardo – , probabilmente a febbraio e poi a luglio e spero di non perdermi l’All Star Game 2017, un evento che lo scorso anno mi ha colpito veramente. Per fortuna con il blog riesco a restare aggiornato sulle questioni del basket fiorentino, che presto o tardi incrocerò nuovamente”.

Raggi alla North Herts Knights con Dan Sanders coach dell'under 16 e Benjamin Daniels il suo assistente

Raggi alla North Herts Knights con Dan Sanders coach dell’under 16 e Benjamin Daniels il suo assistente.

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